IL CREDITO FA L’IMPRESA – La Patente a Crediti. Un nuovo standard per la sicurezza in edilizia?
30 settembre 2024 – HOTEL MEDITERRANEA – Salerno
Edilizia, dal 1 ottobre scatta la “patente a crediti”, lo strumento contro gli infortuni sul lavoro. Questo l’argomento al centro dell’incontro di questa mattina “Il credito fa l’impresa”, organizzato a Salerno (hotel Mediterranea) dalla Cna in collaborazione con Ance-Aies Salerno, Cpt, Consiglio nazionale dell’ordine degli ingegneri, e i consigli provinciali degli ordini dei Consulenti del lavoro, Ingegneri, Architetti.
Durante l’incontro si è discusso di cosa cambia per la sicurezza nei cantieri, con i sindacati divisi sull’efficacia del provvedimento. L’obbligo scatterà dal 1 ottobre, per le imprese e per i lavoratori autonomi che lavorano nei cantieri. Lo strumento, introdotto dal decreto-legge n. 19/2024, mira a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, combattere il lavoro sommerso e a tracciare il numero e la gravità degli incidenti sul lavoro che riguardano una singola azienda del settore. Per il presidente dell’Ordine dei consulenti del Lavoro Giovanni Borgia: «se la patente a crediti produrrà una diminuzione degli infortuni sul lavoro si dimostrerà essere stata una grossa intuizione, diversamente rischiamo di farlo diventare un ennesimo e inutile adempimento burocratico».
Nel suo intervento, durante la tavola rotonda su “strumenti e opportunità per un futuro sicuro”, il presidente Borgia ha evidenziato la perplessità della categoria che rappresenta in merita ad un adempimento che «si spera non diventare un inutile balzello». «Molte volte – spiega il presidente – in materia di sicurezza sul lavoro, sono state recepite misure che poco hanno prodotto come impatto in materia di sicurezza come ad esempio il libro infortuni o l’obbligo di esporre i tesserini. Una serie di adempimenti che, purtroppo, nulla hanno cambiato».
Per il presidente Borgia quello che serve per invertire la rotta e provare a fermare una strage, quella delle morti bianche, che sembra inarrestabile, è «la cultura della sicurezza». «In Italia – precisa Borgia – manca la cultura della percezione del rischio. È una questione di mentalità che si acquisisce solo con un percorso scolastico, attraverso quelli che sono gli strumenti didattici. Parlare di sicurezza significa conoscere la normativa ed essere informato sui rischi altrimenti non si acquisisce la mentalità di avere maggiore attenzione sul luogo di lavoro rispetto a quello che possono essere i rischi e i pericoli. Il più delle volte, infatti, si commettono errori per mancanza di competenza».
A fare il punto della situazione Mario Gallo, esperto del ministero del Lavoro, Giuseppe Cantisano, direttore Itl Salerno, Beatrice Sassi, direzione relazioni industriali e affari sociali Ance, Riccardo Masini, responsabile nazionale Cna Costruzioni. «Bisogna tutelare il lavoro nelle imprese artigiane senza spaventarsi» ha ribadito Simona Paolillo, segretario provinciale Cna Salerno «la patente a punti – ha concluso – non è un eccessivo adempimento burocratico, ma serve per snellire le procedure per gli imprenditori sani».